Donna, forma estrema del Sogno,
anima del mondo,
tu sei il grido della creazione.

P. David Maria Turoldo

(da “Ultime poesie (1991-1992)” – pag. 198)

Le parole del testo di P. David Maria Turoldo, disegnano la Donna con tratti indelebili, ispirati da un Sogno. Il sogno che spinge al futuro, a qualcosa già realizzato e non ancora raggiunto in pienezza. Anima, sostiene dall’interno il mondo, ne rappresenta l’interiorità, quell’essenziale invisibile agli occhi.

Donna, grido della creazione, richiamo al travaglio del parto, capacità di generare vita, creazione sempre nuova. È anche il grido di sofferenza di ogni donna incompresa, che attende, ancora e sempre, di far venire alla luce le infinite possibilità che porta in sé, come del resto tutto il creato.

È lo stesso P. Turoldo a risalire all’etimologia di “natura” dalla perifrastica latina “na(sci)tura”. Esprimendo in sé l’idea di una continua nascita, di un sogno appunto, in continua realizzazione.

È la donna stessa, nella sua identità, ad essere Sogno che prende forma, incarnandosi nel mondo e nel creato, per dare concretezza ai sogni. Non ci può essere progresso umano senza sogno, pensare che alla donna sia riconosciuto il rispetto della sua dignità, delle sue peculiarità è accogliere il grido della creazione e pensare che una umanità migliore è possibile

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