Commento al Vangelo del 5 maggio 2024

Amicizia e Amore, come all’opposto Dolore e Morte sono i tratti comuni ad ogni uomo e ad ogni donna, venuti alla luce in questo mondo. Un unico discorso condiviso e irrinunciabile. Amore e Amicizia, sono presentati, nel momento più alto e stringente della vita di Gesù, come gli indicatori di una presenza destinata ad aprire le porte dell’eternità. Ciò che ci rende effettivamente persone, capaci cioè di entrare in relazione.

«… Poi c’è la grazia dell’amicizia, in dono, o il dramma, dell’amicizia; la sofferenza, la croce, la ricerca, il bisogno biologico dell’amicizia. E la morte di un amico.

Peggio: la perdita il tradimento di un amico non c’è nulla di più distruggente del tradimento dell’amicizia. Anche per Cristo deve essere stata la più delicata ferita (…).

Non c’è nulla di più necessario di un amico. Senza amici è impossibile vivere: non riuscirete ad affrontare la lunghezza di un giorno, non vi sarà possibile guardare un tramonto, godere la bellezza di un quadro, visitare una città (…). Non è possibile neppure il matrimonio, se lo sposo non diventa il primo amico della sposa; non è concepibile una famiglia, un convento, una chiesa: se i figli non diventano amici dei padri, se un frate non diventa amico del fratello che vive con lui in comunità senza confini, non c’è chiesa che non sia chiesa dell’amicizia.

Guardate, di contro, il rischio delle solitudini paurose e squallide degli uomini del potere… Dio, quali deserti! La parentela appartiene all’ordine del sangue mentre l’amicizia appartiene all’ordine dello Spirito». Così si esprime Padre Davide Maria Tuorldo. Guardiamoci dentro, oltre le pur legittime diffidenze, per gustare la bellezza di sentirci amati e di vivere in amicizia Jesu Christi.

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