Commento al Vangelo del 25 agosto 2024

Siamo a un bivio! È il momento della crisi. La parola di Gesù, viva, efficace, autorevole e persuasiva, è parola di verità, e la verità non solo fa male, si sa, ma penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito. È una parola che interpella l’umiltà del dialogo, ma non lascia spazio alle accomodanti dottrine da salotto.
Il suo andarsene, mentre cercavano di farlo re, ha una sua motivazione: Gesù non chiede facili consensi, non i segni del potere, ma il potere dei segni! Non ha altri interessi, se non la vita di chi lo ascolta, integralmente. Diversamente avrebbe perso credibilità. Ora quella parola è dura, richiede fedeltà e coraggio! Richiede fiducia e si offre, carne e sangue, per riscattare da quella chiusura in sé stessi che illude con la leggerezza del piacere e “divora” la vita, lasciando solo il vuoto. Gesù, invece, si offre per essere mangiato e donare la Vita in pienezza. «È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita». Dio non va cercato negli espedienti, anche affascinanti, della fragilità umana, va accolto con semplicità, con la forza dell’umile amore, che viene dallo Spirito Santo. Nella prospettiva di Pasqua la fedeltà e il coraggio di portare la croce: «Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per gli amici». Qui invece gli amici se ne vanno… spente le luci della ribalta anche le luci di quell’ultimo, simbolico, caffè, le strade tornano deserte e silenziose. È il momento della crisi, dicevamo. Il momento, cioè, della scelta, della decisione: «Volete andarvene anche voi?». Certo sarebbero tanti i motivi per andarcene e sono tanti quelli che se ne vanno. Eppure la parola di Gesù scava in profondità e mette di fronte a sé stessi, senza illusione e senza inganno. Ma anche senza scelte di comodo, nella verità che illumina, la vita, nell’Amore che le dà pienezza. Pietro risponde per i Dodici: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Gesù è l’unico salvatore che ha abbattuto ogni muro di divisione. «Egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in sé stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in sé stesso l’inimicizia» (Ef 2,13-16).

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