La consegna del Padre Nostro

A partire dalla presentazione dei Catechismi per l’iniziazione cristiana della Conferenza Episcopale Italiana, nel 1991, si è pensato ad alcune tappe che servissero a scandire i vari passaggi annuali. Questo perché troppo spesso si finisce col dare importanza solo alle tappe sacramentali del percorso, perdendo, di fatto, tutta una serie di contenuti e di momenti significativi.
La catechesi del primo anno è incentrata sulla figura di Dio che ci ama come Padre. Perciò la prima tappa prevede la consegna della preghiera evangelica del Padre Nostro. Date le difficoltà di questi ultimi anni, i gruppi dei più piccoli non hanno vissuto questo momento. Così si è pensato a un “recupero”, per poter poi passare alle tappe successive. Due gruppi, il secondo e il terzo corso di catechismo hanno “celebrato” la consegna del Padre Nostro, facendo corona intorno all’altare, rispettivamente domenica 3 novembre e domenica 10 novembre. Un momento semplice e bello che ha coinvolto le famiglie direttamente interessate, alcune anche emozionate. Un istante per presentarsi attraverso il proprio nome, perché il Signore ci ama ad uno ad uno, con il nome e per quello che siamo, per farsi conoscere da una famiglia più grande. È in questo modo, infatti, che la comunità parrocchiale cresce come famiglia di famiglie e si ritrova in chiesa la domenica, non per obbligo ma per sentirsi partecipi, davvero invitatati alla mensa del Signore, chiamati per nome.
Un treno, per un viaggio insieme, che porta all’incontro con Gesù, e un cuore offerto in dono, come l’obolo della vedova nel Vangelo, per dire il nostro modo di alimentare l’amicizia con Gesù, non in senso astratto, ma attraverso la gioia dell’incontro.

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