Il 16 ottobre 1995, don Edmondo Adamantino, in modo prematuro e improvviso, a causa di un infarto, concludeva la sua vita terrena. Il luogo era molto rilevante e forse non casuale: il monte Sinai. Dopo un viaggio in Terra Santa, non il primo per lui, e dopo la salita sul monte dei Dieci Comandamenti, questa sì per la prima volta, ha espresso la sua gioia per essere riuscito, per aver coronato un sogno: «Adesso che sono salito sul Sinai, posso anche morire!». Quello che era espressione di soddisfazione per un traguardo tanto desiderato e atteso, si è trasformato in breve in un momento drammatico che ha coinvolto prima coloro che con lui partecipavano al pellegrinaggio e poi, via via tutti coloro che gli hanno voluto bene. Forse, il Signore ha voluto accogliere quelle parole come l’ultima preghiera del suo umile servo, l’ultimo sì, di una vita consacrata a Lui. Nel posto in cui Israele è stato costituito Popolo di Dio, attraverso l’Alleanza e la consegna della Legge, i Dieci Comandamenti, ha chiamato a sé il sacerdote che ha iniziato il nostro essere comunità attorno a una nuova chiesa parrocchiale, anche noi porzione del Popolo di Dio, nella Nuova Alleanza.
Per questo lo ricordiamo nell’Eucarestia, mercoledì 16 ottobre 2024, alle ore 18:00
Preghiamo per lui, con un senso di gratitudine nel cuore e allo stesso tempo ringraziando il Signore che lo ha chiamato a dispensare la Sua grazia in mezzo a noi. Memoria e gratitudine ci rendono persone sensibili, attente, equilibrate. Senza la presunzione autoreferenziale di essere il punto più alto dell’evoluzione umana. Con la consapevolezza di ciò che abbiamo ricevuto e la responsabilità di quanto siamo chiamati a donare. E se, nel tempo, possiamo dire di aver compiuto dei passi avanti è solo perché qualcuno ha accompagnato i nostri passi, e ci ha messo in grado poi di camminare con le nostre gambe. È vero in ogni famiglia, anche nella famiglia che è la Chiesa. Per la maturità umana come per la maturità di fede. Eccoci allora a rivolgerci ancora una volta al Signore, all’inizio di questo nuovo anno pastorale. Questo dialogo nell’Amore del Padre doni grazia e benedizione, per don Edmondo commensale al banchetto della Vita, per noi ancora in cammino, per comprendere e vivere la volontà di Dio.