Nel giorno del ferragosto popolare, la Chiesa celebra Maria Assunta in cielo in anima e corpo. È un dogma riconosciuto dal sensum fidei del popolo cristiano. Un modo per ribadire la bellezza di Maria, nell’anima e nel corpo, per esaltarne la dignità, in un tempo in cui si sottolinea la dignità e l’importanza di ogni donna. È un cammino da proseguire per riconoscere in modo più profondo il rispetto dovuto ad ogni persona, ad ogni donna, nonostante il maschilismo esplicito o latente, per riconoscere le grandi opere di Dio non solo nella Madre di Dio, ma in ogni donna, le peculiarità e il genio femminile capaci di incidere nella Chiesa come nella società.
Il Vangelo racconta l’incontro di due donne: Elisabetta e Maria. Età diverse e la stessa gioia di portare in grembo una vita. Così prende corpo la promessa di Dio, si danno la mano l’Antico e il Nuovo Testamento. Le parole di Elisabetta sono poi confluite nella preghiera più umile e nota alla Vergine Maria, preghiera di affidamento degli umili. Il canto di Maria riconosce le meraviglie di Dio canta e danza perché ha guardato l’umiltà dei poveri e ha espresso in lei la sintesi migliore e più bella. Siamo di fronte a un testo poetico che riprende i passi biblici, che rilegge la storia di un popolo intravedendo in esso la trama della fedeltà di Dio che annuncia straripamenti di giustizia per tutti gli oppressi della terra. Un canto d’esultanza dove Maria non inventa nulla, semplicemente traduce l’ascolto in sintonia con il progetto di Dio e in sinfonia di lode a nome di tutto il popolo. Secondo la definizione di S. Agostino, Maria è la Vergine fatta Chiesa, modello della Chiesa stessa, colei che ha realizzato in pienezza ciò che tutta la Chiesa ha realizzato. A Maria la Chiesa guarda per attingere dalla fedeltà di Dio il compimento delle promesse, per vivere in ascolto e nello “Stabat” che esprime tutta la sua dignità di fronte alla morte del Figlio, per poi passare anche lei, oltre la soglia di questa vita, senza che la morte abbia potuto sminuire o offendere tanta bellezza e dignità. Maria Assunta in cielo ci insegna a sollevare lo sguardo, ad amare nella gioia e nel dolore, per condividere con lei, come popolo di Dio, la stessa corona di gloria.