Domenica 27 Ottobre alle 18.00 presso l’Hopera (ex Officine Lubelli) in piazza Falconieri a Monteroni l’Associazione Mani Tese della cittadina, presieduta da Maurizio Spedicato organizza una tavola rotonda su
“Associazionismo, volontariato e sostegno alla ricerca, riflessioni sul tema”.
Alla Tavola rotonda sono state invitate a partecipare i rappresentanti delle Associazioni Tria Corda, ADMO, Cuore e Mani Aperte e Alessia Pallara.
Coordinerà gli interventi l’Avv.Viola Messa.
La fotografia del lavoro svolto dalle associazioni di volontariato:
“Il Rapporto ci offre la fotografia di tante associazioni hanno scelto di continuare a essere in trincea perché i percorsi di prevenzione e cura non fossero lasciati indietro. Numeri importanti, che testimoniano cosa significa essere al fianco di chi soffre, dando voce alle loro paure e speranze ed integrando le loro famiglie e la comunità di medici e operatori sanitari coinvolti nel percorso terapeutico” ha scritto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nell’introduzione al report, giunto quest’anno alla sua terza edizione.
Il ritratto del volontario
Quello che emerge dal Rapporto recentemente presentato è “un movimento dinamico, protagonista di un volontariato fattivo e credibile, punto di riferimento e orientamento per gli interlocutori più istituzionali e per le donne colpite da tumore al seno e bisognose di un aiuto”.
L’età media dei volontari è 54 anni e, in 8 casi su 10, il volontario è donna, con oltre il 30% rappresentato da pazienti o ex pazienti.
Ma c’è anche un risvolto pratico molto importante: il valore delle strumentazioni di diagnosi e delle strumentazioni di cura acquistate grazie alle raccolte è pari, rispettivamente, a 1.407.440 e 209.091 euro.
Occorre ricordare, inoltre, che questi risultati sono il frutto della risposta di 142 associazioni di volontariato, la cui attività in precedenza è stata ridotta o modificata a causa della pandemia. Di fatto “i dati ottenuti potrebbero essere inferiori alla realtà. Per questo i numeri sono ancora più significativi”, si legge nel comunicato stampa di presentazione.
Un’attività a tutto tondo
Cosa fanno in concreto le associazioni di volontariato? Quelle coinvolte nell’ultimo Rapporto di Europa Donna non si limitano a seguire le pazienti nelle loro necessità quotidiane. Fanno anche attività di comunicazione e sensibilizzazione (90%), prevenzione e cura (75%), assistenza a pazienti e rapporto con gli ospedali (68%), benessere (61%), patrocinio (52%), assistenza per familiari e caregiver (46%) e, in misura minore, formazione e ricerca (30%).
Giampiero Quarta